il caldo e le nostre montagne
IL VENTO CALDO FA TREMARE SUA MAESTA' IL CERVINO
Le guide di Cervinia hanno chiuso la Capanna Carrel per pericolo frane.l'unica salita possibile in Svizzera.
Gli strati gelati , colla (permafrost è in terre di grande freddo, il suolo permanentemente ghiacciato anche in profondità,), fra le lastre di rocia si sono assottigliati anche sui versati freddi.Striscie e cartell ovunque in cinque lingue avvertono gli alpinistidel pericolo di crolli e consigliano alla rinuncia.L'aria calda si infila nelle fessure e raggiunge lostrato gelato che allenta la sua azione di collante gia' a meno di 4 gradi.:gli strati di roccia proteggono il permafrost dall'azione del sole, ma le fessure aprono strada al vento surriscaldato e il ghiaccio se ne va.Di qui rischi di frane e crolli che possono staccarsi dalla montagna.Ai clienti che nn vogliono rinunciare alla scalata, le guide alpine offrono come alternativa la cresta nord-est,sukl versante svizzero.La Carrel e' da poco ancorata alle rocce con ampe d'acciaio, proprio perchè il piano inclinato su cui era stata costruita aveva subito croli.le zampe si appoggiano su lastroni stabili.
chiuso per ferie
domenica 23-7
- Domenica 23-07 ore 6.30
- come sempre si parte puntuali e con il pulmann strapieno,ci sono anche
- 3 persone in lista d'attesa, (come nelle vere agenzie di viaggio)nella speranza che qualche escursionista rinunci
- all'ultimo momento, ma questo non avviene e quindi rimangono AT HOME.
- Non rinuncia nessuno, anche perche' l'escursione di oggi e' molto bella.
- Tra i vari personaggi, belli, brutti, simpatici, antipatici, seri, giovani,
- allegri, anziani, magri,rotondetti, con cellulite, miopi, robusti,assonnati,
- chiaccheroni, che occupano
- tutti i 50 sedili ,c'e una novita':una sana, dolce, deliziosa, aspettata- specialmente da Stefano - novita'.
- Che cos'e'? Tenetevi forte.
- ma e' ..........
- LA TORTA DI NADIATREK
Simone Moro
Simone Moro nato nel 1967, Guida Alpina, atleta, istruttore federale, fu dal 1992 al 1996, allenatore della nazionale italiana F.A.S.I. di arrampicata sportiva.
Arrampica dall’età di 13 anni e oggi pratica tale attività a tempo pieno unitamente alla realizzazioni di spedizioni alpinistiche alle grandi montagne della terra (Himalaya, Karakorum, Ande, Patagonia, Anartide, Thien Shan, Pamir.
PENSIERO
" …anche se le motivazioni sono molteplici ed individuali, il mio è un alpinismo come tanti altri, praticato da un ragazzo come tanti altri che ha deciso di intendere la propria attività non come il fine della propria vita ma come mezzo per scoprire ed amare la vita. Scalare le montagne del mondo è il mezzo per scoprire le culture, i popoli, i problemi del mondo. E’ poi, anche, il mezzo per scoprire i propri limiti personali, tecnici e psicologici, nella consapevolezza che tali limiti si possono superare con la determinazione, la motivazione, l’allenamento. In fondo sono gli stessi stimoli che motivano le persone ad evolvere nella sfera affettiva, lavorativa, sociale. Se gli individui sono mossi dunque dagli stessi stimoli seppure in ambiti così diversi non è forse ora che si smetta nel definire gli alpinisti come dei pazzi…? "
Arrampica dall’età di 13 anni e oggi pratica tale attività a tempo pieno unitamente alla realizzazioni di spedizioni alpinistiche alle grandi montagne della terra (Himalaya, Karakorum, Ande, Patagonia, Anartide, Thien Shan, Pamir.
PENSIERO
" …anche se le motivazioni sono molteplici ed individuali, il mio è un alpinismo come tanti altri, praticato da un ragazzo come tanti altri che ha deciso di intendere la propria attività non come il fine della propria vita ma come mezzo per scoprire ed amare la vita. Scalare le montagne del mondo è il mezzo per scoprire le culture, i popoli, i problemi del mondo. E’ poi, anche, il mezzo per scoprire i propri limiti personali, tecnici e psicologici, nella consapevolezza che tali limiti si possono superare con la determinazione, la motivazione, l’allenamento. In fondo sono gli stessi stimoli che motivano le persone ad evolvere nella sfera affettiva, lavorativa, sociale. Se gli individui sono mossi dunque dagli stessi stimoli seppure in ambiti così diversi non è forse ora che si smetta nel definire gli alpinisti come dei pazzi…? "
prossimo appuntamento
Prossimo appuntamento domenica 23-07-206,RIFUGIO MANTOVA
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Partenza ore 6.30 davanti alla sede.
Si raggiunge quindi Gressoney La Trinitè dove si prende la gabinovia per il passo Salati. Inizia qui il percorso attraverso lo Stolemberg,leggermente attrezzato,si arriva a Punta Indren e di qui attraverso il ghiacciaio d'Indren al rif. Mantova.Il ritorno è ad anello verso il Colle Alta Luce e rif.Gabiet.
Dsl 500/600 m.
Stazione Passo Salati
2980
Indren
3357
Rifugio Mantova
3498
2.30
prossimo appuntamento
prossimo appuntamento
sabato 15/06/2006
Ferrata ORRIDO DI FORESTO
L'itinerario si snoda completamente all'interno della profonda gola,scavata dal Rio Rocciamelone,l'ambiente è tetro e spettacolare nel medesimo tempo,il torrente crea cascate e pozze straordinarie ,i fianchi sono in molti tratti verticali e strapiombanti pertanto non offrono nessuna via di fuga il che rende il percorso decisamente emozionante. Difficoltà D dislivello 250 m. tempo complessivo 2/3 ore. DI FORESTO
il Segretario
sabato 15/06/2006
Ferrata ORRIDO DI FORESTO
L'itinerario si snoda completamente all'interno della profonda gola,scavata dal Rio Rocciamelone,l'ambiente è tetro e spettacolare nel medesimo tempo,il torrente crea cascate e pozze straordinarie ,i fianchi sono in molti tratti verticali e strapiombanti pertanto non offrono nessuna via di fuga il che rende il percorso decisamente emozionante. Difficoltà D dislivello 250 m. tempo complessivo 2/3 ore. DI FORESTO
il Segretario
il sacrificio di ....i
prossimo appuntamento
Domenica escursione in Val Ferret,rifugio Elena- partenza anticipata alle ore 6.30.
L'escursone rappresenta anche l'occasione per ricordare Davide Guerci.
Raggiunta in pulman la localita' Armouva- mt. 1769- a piedi ci si recherà al luogo in cui e' posta la targa che ricorda Davide.Qui Don Biagio celebrerà la Messa.
Successivamente si parte per l'escursione che prevede l'arrivo allla balconata del Monte Bianco Rifuio Elena.
il programma dell'escursione potrebbe variare x il tempo ...e x la finale di calcio della nazionale
caival
L'escursone rappresenta anche l'occasione per ricordare Davide Guerci.
Raggiunta in pulman la localita' Armouva- mt. 1769- a piedi ci si recherà al luogo in cui e' posta la targa che ricorda Davide.Qui Don Biagio celebrerà la Messa.
Successivamente si parte per l'escursione che prevede l'arrivo allla balconata del Monte Bianco Rifuio Elena.
il programma dell'escursione potrebbe variare x il tempo ...e x la finale di calcio della nazionale
caival
Due giorni in Valpelline
Siamo partiti in 13 sabato 1/7 gli altri 6 arriveranno in serata al Rif. Prarayer,località posta all'estremità del lago artificiale della diga Place Moulin.Giornata stupenda senza una nuvola di quelle rare in montagna. Subito all'attacco del Créte Sèche Rif. posto a 2398 mt. in vista della catena rocciosa dell'Aroletta. Grazie ad una via diretta per lo più sconosciuta ai partecipanti ecco che i primi ad arrivare sono il sottoscritto con Rossana e Claudia,con qualche disappunto di coloro che sono notoriamente più forti in queste escursioni. Ma poco male,alcuni proseguono per il bivacco Spataro,mentre io mi interesso del vettovagliamento ed infatti al ritorno trovano polenta e salciccia,polenta e spezzatino,polenta e peperoni,tagliere di salumi ecc..(Stupisce la facilità di Marina nell'ingurgitare la polente rimasta). Si riparte verso la diga,ci aspetta ancora un'ora di cammino,ma le sorprese non sono ancara finita,specie per me. Finalmente il rifugio per la notte,le nostre camere sono 2 una da 16 letti e una da 6. Cena abbondante,ma troppe risate di Claudia e Rossana e strani gesti di Franco mi fanno pensare:qui gatta ci cova. Infatti sparisce il mio materasso e tutti fingono la coda all'unico bagno per ridere alle mie spalle,fin quando non mi accorgo della cosa e lanciando qualche improperio li mando tutti a letto. Si dorme a spizzichi tra russamenti e altri rumori,ci si sveglia alle sei e alle 7.45 si parte alla volta della capanna Aosta mt 2788 .Percorso bellissimo,dopo circa 3 ore si arriva ad un breve tratto attrezzato con catene che blocca alcuni di noi,ma non le ragazze del complotto che cosi' vengono interamente perdonate.Il tutto è stato veramente bello e sicuramente da ripetere.
il segretario
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