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Passeggiata sui sentieri del Cai
Valenza.Pomaro
Difficolta' .. da ridere

Pranzo alla pro loco di Pomaro
Vi aspettiamo numerosi..ma sopratutto vi aspetta " la pasta e fagioli alla Zeppa "

domenica






Domenica mattina ,la giornata e' spendida,si decide di andare all'isola di Filicudi; arrivati , subito il gruppo si divide : quelli che camminano imboccano , appena arrivati, il sentiero che li portera' in cima alla Fossa delle Felci, incantevole il panorama che vedranno dalla cima.
Quelli che non camminano ,proseguono per Capo Graziano, da qui un sentiero in salita che li porterà ad un villaggio preistorico dove sono stati riportati alla luce importanti ritrovamenti archeologici risalenti all'età del bronzo. visto il villaggio il gruppetto si gode alcune ore in siaggia,alle 15 il battello li porta a Pecorini ,dove trovano il resto del gruppo (arrivano a gruppi)Fa molto caldo e cosi anche questa volta nn ci resta che tuffarci in mare.
La nota divertente della giornata: le donne fanno incetta di pietra pomice, vista la quantita' che si trova sulla spiaggia,e cosi la pedicure giornaliera e' fatta.



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Filicudi-
Flicudi, anticamente chiamata Phoenicusa (ricca di felci), insieme ad Alicudi e' geologicamente la piu' vecchia delle Eolie. Ha una superficie di 9,5 kmq ed il suo punto piu' alto, la Fossa delle Felci, e' a 773 metri. Gli abitanti, detti filicudari, sono circa 250, sparsi nei tre principali centri abitati: Filicudi porto, Pecorini a mare e Valle Chiesa.La conformazione dell' isola e' leggermente ovale e si prolunga a sud-est nel promontorio di Capo Graziano: una piccola penisola collegata alla parte principale di Filicudi da una lingua di terra.L' isola risulta costituita dai prodotti di sei centri vulcanici. Il piu' antico dovette essere situato nel mare vicino alla costa di Fili di Sciacca. L'edificio piu' esteso e piu' antico e' la Fossa delle Felci ed il piu' recente e' la Montagnola.A sud-est e' situata la cupola di ristagno del Capo Graziano, che forma il promontorio.

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Domenica 8-10-2006

Macugnaga -Bivacco konvas quota 1910 mt. - Monte Pizzo Croce - Valle Anzasca

Percorso A dislivello 700 mt. in salita 1200 in discesa
dificoltà E
Tempo ore 5.30

Percorso B dislivello 200mt. in salita 600 in discesa
diffucoltà E
Tempo ore 4-00

Ritrovo ore 6.40 partenza ore 7 rientro in serata

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- Bivacco Bob Kovacs (m. 1910) - da Pecetto 1h30' (+538 m), dal Belvedere 1h (-4 m); E ricavato da una baita ristrutturata dell’Alpe Hinderbalmo, è stato costruito nel 1978 attraverso un’ottima azione di recupero del patrimonio alpestre di abitazioni e stalle un tempo utilizzate dai pastori; si trova nel mezzo dell’Oasi Faunistica del monte Rosa. Offre stufa a legna, coperte, acqua nelle vicinanze e può ospitare fino a 4 persone. E’ sempre aperto, incustodito.






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Valle Anzasca - l’antica valle degli Antuanes, una tribù di Leponzi, è la valle che conduce alla parete est del Monte Rosa, la più vasta delle Alpi per sviluppo in larghezza e altezza. E’ una immensa cattedrale di roccia e ghiaccio che spinge i suoi campanili fino a 4638 metri d’altezza; delle montagne così grandiose e imponenti da ricordare l’Himalaya. La “quattro sorelle” del Monte Rosa, Gnifetti, Zumstein, Dufour e Nordend, creano uno scenario mozzafiato che non ha uguali in tutte le Alpi.Qui il binomio tra paesi e montagna è indissolubile: l’uomo ha saputo integrare le tradizioni etnico-culturali e architettoniche dei Walser con un’offerta turistica di assoluto valore. Una nuova storia, coerente fino in fondo con quella più antica, accompagna chi vive oggi sotto l’austero scenario del Monte Rosa.Macugnaga è una importante e attrezzata stazione turistica dell’Ossola. Le guide del paese vi accompagneranno sul Monte Rosa per escursioni o vere e proprie ascensioni, allietati da fiori alpini, dalle marmotte, dagli stambecchi e dai camosci.Nell’ampio comprensorio sciistico è possibile praticare lo sci invernale sulle piste accessibili ai principianti e su quelle stimolanti per i provetti sciatori.Altri sport praticabili sono: passeggiate a cavallo, mountain bike, parapendio, tennis, snowboard. Centro sportivo attrezzato per i ritiri delle squadre di calcio. L'insediamento dei coloni di Macugnaga è con ogni probabilità avvenuto intorno al 1256 per iniziativa del monastero benedettino di Arona, con l'intermediazione di Guidato Visconti, "avogadro", che aveva il compito di percepire il canone dei contratti agrari. Ai monaci si deve anche la nascita della fiera che ogni anno si svolgeva nel borgo vicino alla vecchia chiesa. La fiera riuniva allevatori di bestiame provenienti da Visp, Zermatt, Saas, dalla Valsesia o dalla Val d'Aosta. Anche il commercio, che in genere avveniva attraverso i valichi del Monte Moro e del Weissthor, indica l'attenzione economica di questa comunità.Macugnaga ha conservato intatta l'atmosfera dei tempi dei Walser ed un calendario ben preciso, che scandisce le feste ed il ricordo delle tradizioni dei suoi primi colonizzatori.

LA CARTINA DEI I NOSTRI SENTIERI

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