domenica






Domenica mattina ,la giornata e' spendida,si decide di andare all'isola di Filicudi; arrivati , subito il gruppo si divide : quelli che camminano imboccano , appena arrivati, il sentiero che li portera' in cima alla Fossa delle Felci, incantevole il panorama che vedranno dalla cima.
Quelli che non camminano ,proseguono per Capo Graziano, da qui un sentiero in salita che li porterà ad un villaggio preistorico dove sono stati riportati alla luce importanti ritrovamenti archeologici risalenti all'età del bronzo. visto il villaggio il gruppetto si gode alcune ore in siaggia,alle 15 il battello li porta a Pecorini ,dove trovano il resto del gruppo (arrivano a gruppi)Fa molto caldo e cosi anche questa volta nn ci resta che tuffarci in mare.
La nota divertente della giornata: le donne fanno incetta di pietra pomice, vista la quantita' che si trova sulla spiaggia,e cosi la pedicure giornaliera e' fatta.



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Filicudi-
Flicudi, anticamente chiamata Phoenicusa (ricca di felci), insieme ad Alicudi e' geologicamente la piu' vecchia delle Eolie. Ha una superficie di 9,5 kmq ed il suo punto piu' alto, la Fossa delle Felci, e' a 773 metri. Gli abitanti, detti filicudari, sono circa 250, sparsi nei tre principali centri abitati: Filicudi porto, Pecorini a mare e Valle Chiesa.La conformazione dell' isola e' leggermente ovale e si prolunga a sud-est nel promontorio di Capo Graziano: una piccola penisola collegata alla parte principale di Filicudi da una lingua di terra.L' isola risulta costituita dai prodotti di sei centri vulcanici. Il piu' antico dovette essere situato nel mare vicino alla costa di Fili di Sciacca. L'edificio piu' esteso e piu' antico e' la Fossa delle Felci ed il piu' recente e' la Montagnola.A sud-est e' situata la cupola di ristagno del Capo Graziano, che forma il promontorio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Saloon della spiaggia di Pecorini è stato il posto più economico di tutte le isole visitate,infatti una birra Messina costava un euro,io con quel caldo me ne sono fatte tre.

LA CARTINA DEI I NOSTRI SENTIERI

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